Quando si parla di animali domestici e trasloco si citano sempre cani e gatti, ma traslocare può essere impegnativo anche per chi, fra le mura domestiche, preferisce la compagnia più discreta dei pesci: scopriamo insieme come traslocare un acquario!

Quando traslocare un acquario?

I pesci sono strettamente legati al loro ambiente, un piccolo ecosistema rispetto al quale sono completamente dipendenti: per evitare ulteriore stress ai tuoi amici con le pinne, il trasferimento dell’acquario dovrà essere pianificato fra gli ultimi passaggi da effettuare durante un trasloco, da svolgere nel minor tempo possibile.

Come traslocare un acquario: le fasi

Prima di tutto, avrai bisogno di qualche straccio da appoggiare sul pavimento per evitare che si bagni durante i vari spostamenti dell’acquario.
Poi dovrai procurarti un’abitazione sostitutiva per ospitare i pesci durante il trasloco e materiale di imballaggio per trasportare senza intoppi tutto ciò che compone l’acquario, dalla struttura alle decorazioni interne… fino a parte dell’acqua in esso contenuta.

Trasferire i pesci

La prima cosa da fare è trovare una casa sostitutiva per i tuoi pesci.
Fa’ in modo che questo passaggio, effettuato per mezzo di retini, sia il meno stressante possibile: i pesci sono molto sensibili alle differenze di odori – per questo, l’ideale sarebbe cominciare ad introdurre l’acqua della nuova casa nei cambi dell’acquario qualche settimana prima del trasloco, in modo che questi possano abituarsi in modo graduale. Ricorda che l’acqua, per un pesce, non è solo acqua, ma è il suo habitat naturale, con un odore e una temperatura a lui familiari. Già il trasloco costituisce, per un pesce, motivo di tensione: immergerlo di punto in bianco in un’acqua diversa dalla propria potrebbe solo peggiorare le cose.
Se il viaggio è relativamente breve, puoi utilizzare contenitori neutri, come i sacchetti di plastica che si trovano nei negozi di animali, riempiendoli con parte dell’acqua già presente nell’acquario.
Il sacchetto dovrà includere una parte d’aria (circa 1/4), in grado di fornire ossigeno.
Per i traslochi più lunghi (più di 5 o 6 ore) è meglio trasferire i pesci in un acquario trasportabile: aggiungere, anche in questo caso, parte dell’acqua tolta dall’acquario in cui vivono solitamente.
È fondamentale assicurarsi che gli animali non abbiano cibo nello stomaco. Infatti, l’acqua non deve essere sporcata dagli escrementi: per questo motivo, prima di un trasloco è buona norma non dare da mangiare ai pesci per almeno 24 ore.

Preparare l’acquario

Innanzitutto, svuota parte dell’acquario in modo da rendere più facile il trasferimento.
È consigliabile lasciare qualche centimetro d’acqua sulla base in modo da poter conservare il terriccio e le piante acquatiche sul fondo mantenendole bagnate, anche mediante l’utilizzo di fogli di giornale inumiditi. Puoi proteggere il tutto con alcuni sacchetti di plastica.
Come già accennato, dovrai conservare una parte dell’acqua già presente nell’acquario in contenitori sigillati, asciutti e puliti, per poterla travasare nell’abitazione temporanea dei tuoi pesci e, all’arrivo nella nuova casa, nuovamente nell’acquario.
Anche il materiale interno al filtro dovrebbe viaggiare sempre nell’acqua originale, per mantenere la flora batterica intatta.
Raccogli gli elementi che compongono l’ambiente marino, che saranno imballati e trasportati separatamente. Rocce, sassi, alghe e conchiglie vanno rimossi, ma senza essere lavati: contribuiranno a far sentire il pesce di nuovo “a casa” una volta giunto nella nuova abitazione.
Rimuovi anche gli arredi e le decorazioni interne, che durante lo spostamento potrebbero graffiare la vasca, e tutti gli elementi più delicati, come pompe e filtri.
Una volta smontato l’acquario, puoi imballarlo.
Se è un acquario piccolo, basta chiuderlo in una scatola utilizzando gommapiuma, pluriball e altro materiale d’imballaggio per evitare che il trasporto rovini i vetri e la struttura della vasca.
Se hai un modello di acquario fissato a mobili e altre strutture, dovrai prestare particolare attenzione alla procedura di smontaggio e di imballaggio, stando attento a non danneggiare le superfici, che possono essere molto delicate, e i cristalli, facilmente soggetti a crepe e spaccature.

Il trasporto

Per il trasporto vero e proprio, ricorda che gli acquari di grandezza superiore agli 80 litri devono essere spostati da più persone, servendosi anche di strumenti adatti, al fine di non danneggiarli.
Nel caso di un trasloco fai-da-te, dovrai fare una valutazione sulla base della grandezza: mediamente, per trasportare un acquario di grandi dimensioni, potrebbe esserci bisogno di almeno cinque persone robuste.
Per un trasloco in piena sicurezza, l’ideale è ricorrere ad un’agenzia specializzata come la nostra, in grado di affrontare con competenza ogni fase del trasferimento e fornire automezzi come gru, carrelli elevatori e altri strumenti necessari per il trasporto di oggetti delicati, pesanti e ingombranti – come gli acquari – ai piani più alti dei palazzi.

Ritorno a casa

Non appena entrati nella nuova casa, la rimessa in azione dell’acquario deve essere fra le prime cose di cui occuparsi.
Se hai trasportato i pesci all’interno di un contenitore di plastica, aspetta un quarto d’ora e adagiali nell’acquario senza aprirli, per fare in modo che i pesci si abituino alla nuova temperatura. Dopodiché apri delicatamente i sacchetti, e riempili con parte dell’acqua contenuta nell’acquario. Lascia i pesci ancora all’interno per altri quindici minuti, poi rimuovi i sacchetti.
Tieni le luci spente, o comunque molto basse, per dar loro il tempo di ambientarsi nella nuova sistemazione.
Le pulizie e il cambio d’acqua vanno rimandate a un momento successivo, quando lo stress del trasloco sarà passato e i pesci avranno acquisito familiarità con il nuovo ambiente.

Come traslocare un acquario: affidati a noi!

Come avrai capito, traslocare un acquario è un’operazione piuttosto complessa, sia per l’imballaggio e il trasporto dell’oggetto in sé, che per la delicata gestione dei suoi inquilini.
Per assicurarti che il trasloco proceda senza intoppi, puoi affidarti a noi: richiedi un preventivo o contattaci per ulteriori informazioni.