Nel passato, così come oggi, il trasporto delle opere d’arte ha tracciato importanti traguardi e ha sancito alcuni tra i più discussi episodi della storia: da Napoleone, e i suoi furti eccellenti, che hanno gettato le basi per la costruzione di uno dei più grandi musei al mondo, il Louvre, fino a oggi, dove il trasporto e la conservazione delle opere d’arte è il motore che alimenta e muove il mondo della cultura.

Napoleone e… le migrazioni di opere d’arte

La politica di trasferimento in Francia dei beni dei territori italiani occupati rispondeva a un preciso ordine del direttorio del 7 maggio 1796, grazie al quale la collezione del Museo del Louvre prese forma: prima dai reperti tratti dalle collezioni borboniche e dalle famiglie nobili francesi, oltre che da fondi ecclesiastici. E prima ancora, in occasione della prima campagna di guerra nei Paesi Bassi (1794-1795), quando vennero presi ben 200 capolavori di pittura fiamminga, tra i quali almeno 55 Rubens e 18 Rembrandt. La collezione venne completata con i tesori della seconda Campagna d’Italia, datata 1796, che portò in Francia altri 110 capolavori – Raffaello, Tiziano Giorgione, e molti altri – grazie all’armistizio di Cherasco e al trattato di Tolentino.
Una curiosità: lo spostamento delle opere d’arte avvenne nel giro di 2 anni. I trasporti avvenivano a bordo di grandi casse, trasportate su carrozze trainate da cavalli, e scortati dalle guardie, in questo caso napoleoniche. Le opere d’arte venivano avvolte in pesanti panni di feltro.

Spostare un’opera d’arte oggi

Oggi la procedura risulta davvero più semplice, ed eseguire delle spedizioni di opere d’arte in tutto il mondo è facile, soprattutto per le opere d’arte contemporanea che hanno meno di 50 anni, grazie ai procedimenti speciali da rispettare, in caso di beni sotto tutela dello Stato.

  • bisogna registrarsi al sito web ufficiale del “Sistema Informativo Uffici Esportazione” (SUE) previsto dal “Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo” (MiBACT). L’iscrizione richiede un documento di riconoscimento, la tessera sanitaria, il codice fiscale e l’eventuale partita IVA.
  • collegarvi al sito web del “SUE” e inserire sia il nome utente che la password che vi è stata lasciata, affinché il sistema vi possa riconoscere.
  • Bisognerà poi compilare le informazioni circa l’opera da spedire, come il nome dell’artista, la tecnica adoperata per il lavoro, le dimensioni e l’anno di realizzazione. Non dimentichiamo di inserire, poi, indirizzo e paese dell’ente estero ricevente.
  • Conclusa la compilazione, è necessario inviare il tutto per email all’ufficio dell’Accademia delle Belle Arti competente per territorio.

Non solo trasporti: un’interessante lettura sulla custodia opere d’arte

Microclima, sicurezza, riparo dalle condizioni atmosferiche minime: ribadire l’importanza del lavoro a monte, ovvero, della conservazione pre-esposizione, di cui abbiamo parlato nelle scorse settimane, è importante. Per questo, per chi volesse saperne di più, esistono interessanti letture, come “Conservare opere d’arte”, ideali sotto l’ombrellone. Ci risentiamo a settembre, con nuove news e aggiornamenti dal mondo dei traslochi e dei trasporti, da Genova e in tutto il mondo!